Le Impugnature
Il Diritto
L'Impugnatura Eastern
L'impugnatura eastern di diritto (foto a lato) era la presa più usata negli anni 70-80, prima che Borg desse il via alle impugnature western e semiwestern. La mano viene posizionata dietro il manico della racchetta. La "V" creata dal pollice e dall'indice si deve formare sul lato destro del manico tra il primo e il secondo spigolo. Questa impugnatura favorisce i colpi bassi o medi,cioè l'impatto ideale è medio-basso, una stance neutra e semi-open, e una velocità di palla maggiore.
L'Impugnatura Semi-Western
Nell'impugnatura semi-western (foto a lato), la mano viene messa esattamente dietro e sotto il manico della racchetta. La "V" creata dal pollice e l'indice si deve formare sempre sul lato destro però tra il secondo e il terzo spigolo.Questa presa è la più diffusa perché favorisce i colpi medio-alti, così il giocatore potrà combinare tra lo stile difensivo e lo stile offensivo, senza tanta fatica.Con l'impugnatura semi-western il giocatore può imprimere sia una grande velocità di palla che una maggiore complessità di palla (la velocità con quale gira la palla su se stessa).
L'Impugnatura Western
Nel diritto western (foto a lato), la mano viene messa sotto il manico della racchetta. La "V" creata dal pollice e dall'indice, in questo tipo di impugnatura ha la punta tra il terzo e il quarto spigolo. Questa impugnatura diventa un pò particolare perché fa diventare molto difficile i colpi medio-bassi, dà molta complessità di palla ma una minore velocità. La western favorisce un gioco difensivo adatto soprattutto alle superfici lente.
La STANCE
In questo video Brad Gilbert vi spiegherà le STANCE e non solo!!!!
Guardate attenti!!!!
Open Stance
Open Stance è la stance più moderna e più utilizzata nel tennis professionistico negli ultimi anni e consiste nel colpire la palla con i piedi paralleli al campo, appoggiandosi di più sul piede destro
( sinistro per i mancini) e colpendo la palla in posizione semi frontale.Questa stance ha due benefici: si ha una maggiore potenza del colpo e, soprattutto, si ha minor tempo per trovare la posizione di attesa per il colpo successivo. Per questo motivo, la open stance è la stance più diffusa nel tennis di alto livello.
Closed Stance
Guardate il video e troverete Roger Federer colpendo la palla col dritto in CLOSED STANCE
In questo video Roger Federer colpisce la palla in closed stance, cioè con la gamba sinistra in avanti, sulla quale scarica tutto il peso del corpo nell'impatto con la palla, mentre il fianco punta verso la rete. Questa posizione consente un migliore trasferimento del peso del corpo sulla palla, da un punto di vista biomeccanico, ma necessita di molto più tempo per prepararsi rispetto alla open stance.
La tecnica del diritto
Il movimento del dritto deve essere eseguito sempre (o quasi) dal basso verso l'alto. Ci sono più componenti che reagiscono insieme in una stretta coordinazione.
Ci sono tre fasi importanti nel movimento del dritto, cioè : 1. la fase di preparazione, 2. la fase dell'impatto con la palla e 3. la fase del finale del colpo. Trattiamo ogni fase separatamente.
LA FASE DI PREPARAZIONE
La fase di preparazione di un dritto è in stretto collegamento con la velocità della palla. Se la palla arriva veloce, ovviamente, la preparazione si effettua velocemente. Se, invece, la palla arriva lentamente, però non alta, la preparazione deve cominciare quando la palla inizia a scendere nel campo tuo, prima che tocchi per terra. Se la palla è lenta, però alta, la preparazione deve cominciare quando la palla arriva più o meno all'altezza della testa, prima che tocchi per terra.
Si deve fare molta attenzione all'inizio della preparazione perché, portare indietro la racchetta troppo presto o in ritardo, ti fa andare sicuramente fuori tempo.
Analizzando le varie scuole nazionali si possono distinguere diversi modi di preparazione del diritto (portare indietro la racchetta) :
1. AUSTRALIA: dove si insegna a portare immediatamente il gomito in dietro, piegandolo e mantenendolo molto alto, addirittura al livello della spalla, come Philippoussis.
2. SPAGNA: dove il concetto base è di utilizzare una forte rotazione top spin ruotando il polso, in modo che la racchetta sembri aperta. In questo modo si arriva facilmente con la testa della racchetta molto di più sotto il livello della palla ( NADAL ).
3. USA: dove la racchetta è accompagnata indietro con la mano sinistra e poi la stessa mano sinistra va a puntare la palla in arrivo ( AGASSI ).
LA FASE DELL'IMPATTO CON LA PALLA
L'impatto con la palla ripresenta la fase più importante di un colpo perché quello che accade mentre si colpisce la palla è cruciale per l'esecuzione corretta per poter colpire la palla veloce e, perché no, fare un colpo vincente. Per poter impattare la palla nel modo giusto ci sono tre sub fasi da fare molta attenzione.
1. La prima fase è quando la racchetta parte da dietro verso la palla. In questa fase la racchetta deve scendere sotto il livello dell'impatto immaginario con la testa leggermente bassa.
2. La seconda fase ripresenta l'impatto con la palla che deve avvenire lontano dal corpo e d'avanti alla gamba di appoggio nel momento dell'impatto. A seconda la posizione da dove si colpisce la palla e dove si deve mandare la palla, l'impatto è diverso. Sono tre i più comuni momenti dell'impatto, cioè, l'impatto per tirare in diagonale( incrociato) che dovrebbe essere più in avanti rispetto alla gamba di appoggio, l'impatto per tirare in lungo-linea che dovrebbe essere d'avanti alla gamba di appoggio e l'impatto per tirare sventaglio( il diagonale opposto di quello normale) che dovrebbe essere un poco indietro rispetto alla gamba di appoggio. Ovviamente tutto varia di più o di meno a seconda la posizione in campo l'intenzione di tirare.
3. La fase subito dopo l'impatto con la palla dove interagiscono, in una relazione perfetta, il braccio e la testa della racchetta. In questa fase, si deve azionare in due piani, orizzontale e verticale. Allora, in piano orizzontale aziona il braccio che si deve stendere in avanti dando profondità, forza, e anche, insieme con l'impatto, aiuta a dare la direzione alla palla, invece nel piano verticale aziona la testa della racchetta che deve andare verso l'alto, dando l'effetto e la traiettoria della palla. Detto queste, per giocare una palla più arrotata( topspin) bisogna azionare di più con la testa della racchetta, accelerandola verso l'alto, e di meno col braccio che in questo caso aiuta pure a dare il topspin non andando molto in avanti però verso l'alto piegandosi dopo l'impatto con la palla. Invece, per giocare una palla tesa, più lunga con una traiettoria più bassa, bisogna accelerare di più col braccio in avanti e diminuire l'accelerazione della testa della racchetta, che adesso deve andare più in avanti che verso l'alto( però sempre un po verso l'alto ).
IL FINALE
Il finale del dritto varia a seconda di quale impugnatura usiamo, prima di tutto, ma anche la posizione dove si trova il giocatore e la sua intenzione di giocare la palla. Ci sono due ( e non solo) modi di finire il colpo di diritto. Per l'impugnatura eastern, spesso la testa della racchetta arriva quasi sempre sopra la spalla, oppure al livello della spalla. Invece, per le impugnature semi-western e western, la testa della racchetta può arrivare quasi al livello delle anche, oppure può arrivare addirittura sopra la testa (vedi NADAL ), quando si vuole imprimere una maggiore rotazione top spin.
Ci sono tre fasi importanti nel movimento del dritto, cioè : 1. la fase di preparazione, 2. la fase dell'impatto con la palla e 3. la fase del finale del colpo. Trattiamo ogni fase separatamente.
LA FASE DI PREPARAZIONE
La fase di preparazione di un dritto è in stretto collegamento con la velocità della palla. Se la palla arriva veloce, ovviamente, la preparazione si effettua velocemente. Se, invece, la palla arriva lentamente, però non alta, la preparazione deve cominciare quando la palla inizia a scendere nel campo tuo, prima che tocchi per terra. Se la palla è lenta, però alta, la preparazione deve cominciare quando la palla arriva più o meno all'altezza della testa, prima che tocchi per terra.
Si deve fare molta attenzione all'inizio della preparazione perché, portare indietro la racchetta troppo presto o in ritardo, ti fa andare sicuramente fuori tempo.
Analizzando le varie scuole nazionali si possono distinguere diversi modi di preparazione del diritto (portare indietro la racchetta) :
1. AUSTRALIA: dove si insegna a portare immediatamente il gomito in dietro, piegandolo e mantenendolo molto alto, addirittura al livello della spalla, come Philippoussis.
2. SPAGNA: dove il concetto base è di utilizzare una forte rotazione top spin ruotando il polso, in modo che la racchetta sembri aperta. In questo modo si arriva facilmente con la testa della racchetta molto di più sotto il livello della palla ( NADAL ).
3. USA: dove la racchetta è accompagnata indietro con la mano sinistra e poi la stessa mano sinistra va a puntare la palla in arrivo ( AGASSI ).
LA FASE DELL'IMPATTO CON LA PALLA
L'impatto con la palla ripresenta la fase più importante di un colpo perché quello che accade mentre si colpisce la palla è cruciale per l'esecuzione corretta per poter colpire la palla veloce e, perché no, fare un colpo vincente. Per poter impattare la palla nel modo giusto ci sono tre sub fasi da fare molta attenzione.
1. La prima fase è quando la racchetta parte da dietro verso la palla. In questa fase la racchetta deve scendere sotto il livello dell'impatto immaginario con la testa leggermente bassa.
2. La seconda fase ripresenta l'impatto con la palla che deve avvenire lontano dal corpo e d'avanti alla gamba di appoggio nel momento dell'impatto. A seconda la posizione da dove si colpisce la palla e dove si deve mandare la palla, l'impatto è diverso. Sono tre i più comuni momenti dell'impatto, cioè, l'impatto per tirare in diagonale( incrociato) che dovrebbe essere più in avanti rispetto alla gamba di appoggio, l'impatto per tirare in lungo-linea che dovrebbe essere d'avanti alla gamba di appoggio e l'impatto per tirare sventaglio( il diagonale opposto di quello normale) che dovrebbe essere un poco indietro rispetto alla gamba di appoggio. Ovviamente tutto varia di più o di meno a seconda la posizione in campo l'intenzione di tirare.
3. La fase subito dopo l'impatto con la palla dove interagiscono, in una relazione perfetta, il braccio e la testa della racchetta. In questa fase, si deve azionare in due piani, orizzontale e verticale. Allora, in piano orizzontale aziona il braccio che si deve stendere in avanti dando profondità, forza, e anche, insieme con l'impatto, aiuta a dare la direzione alla palla, invece nel piano verticale aziona la testa della racchetta che deve andare verso l'alto, dando l'effetto e la traiettoria della palla. Detto queste, per giocare una palla più arrotata( topspin) bisogna azionare di più con la testa della racchetta, accelerandola verso l'alto, e di meno col braccio che in questo caso aiuta pure a dare il topspin non andando molto in avanti però verso l'alto piegandosi dopo l'impatto con la palla. Invece, per giocare una palla tesa, più lunga con una traiettoria più bassa, bisogna accelerare di più col braccio in avanti e diminuire l'accelerazione della testa della racchetta, che adesso deve andare più in avanti che verso l'alto( però sempre un po verso l'alto ).
IL FINALE
Il finale del dritto varia a seconda di quale impugnatura usiamo, prima di tutto, ma anche la posizione dove si trova il giocatore e la sua intenzione di giocare la palla. Ci sono due ( e non solo) modi di finire il colpo di diritto. Per l'impugnatura eastern, spesso la testa della racchetta arriva quasi sempre sopra la spalla, oppure al livello della spalla. Invece, per le impugnature semi-western e western, la testa della racchetta può arrivare quasi al livello delle anche, oppure può arrivare addirittura sopra la testa (vedi NADAL ), quando si vuole imprimere una maggiore rotazione top spin.